Non sono una foodblogger famosa e non ho seguito corsi per richiamare più lettori, quindi capita che io pubblichi dei piatti preparati qualche mese fa, quando il tempo libero e la fantasia me lo permettono.
Ci sono molte “colleghe” che lavorano in proprio con il loro blog e spesso hanno spazi virtuali bellissimi da cui traggo continua ispirazione – ma che talvolta, ahimè, sono così spocchiose da non rispondere nemmeno a un commento gentile!
Io non riuscirei a insegnare, a seguire il blog cucinando ogni giorno cibi perfetti da postare in rete, e magari a fare anche un salto a qualche showcooking… Mi basta il mio spazio tranquillo per divertirmi e sperimentare. Se poi un giorno capitasse di avviare una collaborazione con un’azienda, sarei davvero felice (e risponderei a tutti i commenti…)
Tornando alla ricetta: credevo che la brutta stagione fosse terminata, ma a guardare fuori dalla finestra non sembra proprio, ripropongo una pasta con un sughetto veloce e goloso a base di finocchi e pomodori secchi. Risale al finire dell’inverno, anche se non guasta riportarla in tavola con questo tempo uggioso.
La crostata leggera alla marmellata d’arancia gallese è un piccolo omaggio alla settimana trascorsa in Galles, un posto magico pieno di campi verdissimi, castelli e giardini maestosi, persone gentili e…tante pecore. Abbiamo comprato la marmellata nel bed and breakfast di un piccolo paese e posso dirvi che è davvero deliziosa.
Ci piace tanto viaggiare, e a volte abbiamo l’impressione di apprezzare ancor di più i nostri vagabondaggi nel momento in cui possiamo ritornare con la memoria a certi attimi o a un particolare paesaggio.
Pensate all’inverno, quando gli impegni e il tempo grigio non ci permettono di fare le valigie. L’estate appena trascorsa ci riporta il suo tepore e sfogliamo le nostre foto sul tappeto del salotto, commentando soddisfatti mentre sorseggiamo un’immancabile tazza di tè. Da lì alla voglia di riprendere in mano guide o atlanti il passo è poi breve!
CROSTATA ALLA MARMELLATA D’ARANCIA GALLESE
Ingredienti per 4 persone
250 g di farina di tipo 1
80 di zucchero di canna
80 g di acqua fredda
80 g di olio di mais
un cucchiaino di lievito
scorza di limone bio
quattro mele piccole o due grandi
tre cucchiai di marmellata di arancia
succo di limone
un pizzico di cannella macinata
Sciogliete lo zucchero nell’acqua aggiungendo olio, farina e scorza di limone.
Mescolate bene e impastate fino a ottenere una palla liscia. Mettete a riposare per un’ora nel frigorifero.
Tagliate le mele a fettine sottili e cospargetele con succo di limone perché non anneriscano.
Stendete la frolla in una tortiera da 24 cm, cospargetela con la marmellata di arancia e le fettine di mele con un pizzico di cannella. Spolverizzate di zucchero di canna e infornate a 180° per almeno 40 minuti.
NB: La ricetta della crostata leggera alla marmellata d’arancia gallese è quella di Marco Bianchi, io ho aggiunto 20 g di acqua e 20 g di olio perché nella prima versione, che non vedrete fotografata qui, l’impasto risultava troppo duro.
Vino consigliato: Erbaluce di Caluso passito D.O.C. 2005 “Morenico” delle Cantine del Canavese di Cuceglio. Vino dal vivo colore ambrato, con sentori di miele, frutta secca e vaniglia preminenti al naso. Caldo in bocca, con una buona acidità che gli ha consentito di reggere bene un lungo affinamento in bottiglia.
Avrei voluto dirvi qualcosa del mio viaggio alle Azzorre ma preferisco rimandarlo a un momento in cui il cuore non trabocchi dopo il nuovo attentato di Barcellona.
Diventa a volte difficile scrivere sul blog, perché da un lato vorrei limitarmi a postare ricette e basta – questo in fondo non è che un semplice blog di cucina –, dall’altro penso che non si possa ignorare completamente quello che succede intorno a noi.
A metà tra il buio che si spalanca fuori e la gioia di piatti che significano famiglia, condivisione, amore, forse davvero oggi è ancora più importante aggrapparsi a questi ultimi.
SARDE DI LAGO AL LIMONE DI ISCHIA (ricetta liberamente tratta da “Cucina moderna” – Agosto 2017)
Ingredienti per 4 persone
4 sarde di lago freschissime
un limone di Ischia non trattato
un cucchiaio di pinoli (circa 20 g)
4 rametti di rosmarino
3 cucchiai di pane grattugiato
olio evo
sale
Mettete a bagno i rametti di rosmarino e sciacquate il limone.
Tostate i pinoli e il pane grattugiato in un padellino senza olio per pochi di minuti, giusto il tempo perché prendano colore. Aggiungete gli aghi di rosmarino tenendone da parte una manciata, poi unite al trito un goccio di succo di limone e un pizzico di scorza grattugiata e il sale.
Lavate con cura le sarde, pulitele bene eliminando la testa e le spine e apritele a libro. Infine tagliate le sarde a metà in modo da ottenere 8 filetti.
Ricavate dal limone 8 fette non troppo sottili. Foderate una teglia di carta da forno, spennellatela di olio e adagiatevi le fette di limone con mezza sarda sopra ogni fettina.
Ricoprite le mezze sarde con il trito di pinoli, pane grattugiato, rosmarino e limone.
Aggiungete ancora qualche ago di rosmarino per decorare. Completate con un pizzico di sale e un filo d’olio evo. Infornate a 180° per almeno 20 minuti, fino a che il trito non apparirà di una bella sfumatura dorata.
La ricetta originale delle sarde di lago al limone di Ischia prevedeva in realtà sardine di mare. Noi avevamo in casa limoni di Ischia e sarde del lago di Garda acquistate belle fresche dal banco del mercato contadino, così ci siamo fatti scappare l’occasione per cucinarle in modo un po’ diverso dal solito!
VINO CONSIGLIATO: Valle d’Aosta DOC Chardonnay 2014 – Cave des Onze Communes, Aymavilles (AO)
Giallo paglierino con bei riflessi dorati, che ne testimoniano la piena maturità evolutiva. Naso pieno e intenso, ricco di frutta esotica e di note agrumate. Grande coerenza tra olfatto e gusto, con una spalla acida ancora vivace. Buona persistenza.
Quest’oggi vi presento una salsa per crostini che può benissimo trasformarsi in un sugo per la pasta. L’estate è decisamente arrivata e ho pensato di chiamare i crostini “sinfonia d’estate” perché i mesi estivi mi evocano colori accesi e musica di mare, di gente nel sole, di notti quiete di stelle.
CROSTINI SINFONIA D’ESTATE
Ingredienti per 2 persone:
100 g di pomodorini
6 foglie di basilico
3 foglie di menta
3 pomodori secchi
150 ml di olio evo
2 cucchiai di parmigiano
15 g di mandorle
mezzo spicchio d’aglio
sale
pane tipo ciabatta
Lavate i pomodorini e passateli al minipimer.
Pestate grossolanamente le mandorle in un mortaio e tritate le foglie di menta e di basilico.
Versate tutti gli ingredienti nel minipimer insieme ai pomodorini e frullate nuovamente, avendo cura che il composto non risulti troppo fine.
Preparate i crostini affettando il pane in piccoli rettangoli e scaldandolo nel tostapane o su una griglia ben calda.
Spalmate i crostini con la salsa, condite con un filo d’olio e servite come antipasto.
Potete raddoppiare le dosi della ricetta e conservare la salsa coperta d’olio in frigorifero alcuni giorni per condire la pasta.
La lontananza dal blog questa volta si spiega nella seconda parte del titolo di oggi: pappardelle profumate al cedro, ma cosa c’entra la febbre da palcoscenico?
Vi avevo forse parlato del corso di teatro a cui mi sono iscritta lo scorso ottobre. Nella mia piccola città fortunatamente, resistono tre sale cinematografiche e diverse compagnie amatoriali, una delle quali di tradizione ormai storica.
L’Accademia Campogalliani ha compiuto 70 anni nel 2016 e con grande curiosità mi sono accostata al mondo meraviglioso del teatro. Sarà per la bravura degli insegnanti, o perché covavo il desiderio di un corso serio dopo una breve esperienza di lettura espressiva, ma posso garantirvi che è stato amore a prima vista.
L’esperienza si è conclusa con il saggio finale: tre giorni di repliche il 19, 20 e 21 maggio e una quantità indescrivibile di adrenalina in corpo! Ho vissuto momenti di scoraggiamento prima del debutto, quando dopo infinite prove mi sembrava di non aver raggiunto alcun risultato, ma alla fine sono riuscita a trovare il ritmo insieme agli altri attori e sono partita! Il teatro è un lavoro di sinergia in cui l’entusiasmo della compagnia e il sostegno reciproco sono fondamentali – si condividono emozioni intense, sguardi senza parole, la gioia di avercela fatta…e anche una bella cena tutti insieme al termine dello spettacolo!
Che dirvi? Non vedo l’ora che arrivi di nuovo ottobre per iniziare il secondo anno!
In tutto questo, se il blog potesse parlare protesterebbe a gran voce per lo stato di abbandono in cui versa da più di un mese, e sono qui per rimediare e riportarlo agli antichi splendori.
Vi lascio una ricetta leggera leggera per mangiare bene anche con il gran caldo delle ultime settimane. Ingredienti per 2 persone
120 g di pappardelle senza uova
un hg di prosciutto cotto
un bicchiere di latte di soia
un cedro o un limone bio della Costiera Amalfitana
Parmigiano Reggiano stagionato 36 mesi
sale
Per prima cosa, la preparazione delle pappardelle profumate al cedro richiede di mettere a bagno questo agrume poiché dovrete usarne la buccia.
Passate al minipimer il prosciutto tritato con il succo di mezzo cedro e un cucchiaio di latte di soia. Aggiustate di sale e versate la crema ottenuta in una padella con il resto del latte.
Mescolate e fate addensare, aggiungendo la scorza di cedro grattugiata e ridotta a fili sottili con l’aiuto di un rigalimoni non appena il sugo avrà raggiunto una certa consistenza.
Cuocete le pappardelle in acqua salata e versatele in una zuppiera che avrete posto per qualche minuto sulla pentola con l’acqua in ebollizione per riscaldarla. Mescolate bene per amalgamare il sugo e servite con una spolverata di Parmigiano Reggiano.
C’era un tempo in cui da piccola non potevo soffrire gli asparagi. Non mi ricordo perché, ma il loro sapore non mi piaceva per niente e li mangiavo per forza, solitamente a Pasqua, facendomi pregare da genitori e nonni per assaggiarne almeno qualcuno. Per fortuna, ormai da anni ho fatto pace con questi bei germogli verdi e li cucino in tutti i modi. Lo sformato di asparagi con besciamella in verde è una proposta leggera ma sfiziosa per portare un po’ di primavera nel piatto.
Ingredienti per 4 persone
2 mazzetti di asparagi
200 g di prosciutto cotto tagliato non troppo sottile
besciamella senza latte
3 cucchiai di parmigiano
sale
Pulite gli asparagi eliminando la parte più dura dei gambi, lavateli con cura e tuffateli in acqua bollente salata. Preparate la besciamella senza latte con 500 ml di latte di soia e 3 cucchiai rasi di farina versata con un colino. A proposito…io ho usato farina di riso e la besciamella è risultata ugualmente buona.
Mescolate di continuo per evitare che si formino grumi, e non appena la besciamella comincia a rapprendersi, versate una generosa dose di noce moscata e un cucchiaio abbondante di parmigiano, aggiustando di sale.
Se volete un piatto dal bel colore verde, ecco un’idea in più! Frullate parte degli asparagi (circa 5 o 6) al minipimer con un goccio di latte e versate la crema nella besciamella.
Continuate in ogni caso a mescolare fino ad ottenere un composto morbido ma consistente.
Disponete gli asparagi in una pirofila rivestita di carta forno o nelle cocottine individuali.
Avvolgete ogni asparago con una fettina di prosciutto cotto e cospargete con la besciamella bianca o verde. Terminate la preparazione dello sformato di asparagi con un paio di cucchiai di parmigiano e fate gratinare in forno preriscaldato per circa venti minuti a 180°C.
Il 1. maggio è la festa dei lavoratori. Sarebbe anche una giornata ideale per le scampagnate, e invece qui piove a dirotto! Non mi resta che postare un primo piatto, le linguine all’ortolana, che ho preparato qualche settimana fa, per ritrovare il sole giallo della pasta, il rosso brillante dei pomodorini, il verde scuro degli agretti.
E’ una ricetta leggera che inneggia alla primavera e ai suoi sapori delicati, per consolarci del brutto tempo…Sarà almeno contenta la compagnia delle erbe aromatiche del nostro giardino “fuori porta” – timo, salvia, erba san pietro, maggiorana, rosmarino e borragine – dopo un così lungo periodo di siccità!
LINGUINE ALL’ORTOLANA
Ingredienti per due persone
140 g di linguine o spaghettoni
250 g di pomodori datterini
un mazzetto di agretti
una manciata di pinoli
pecorino romano stagionato
uno spicchio d’aglio in camicia
una presa di origano
olio evo
sale
Per avere un piatto di ottime linguine all’ortolana, nutriente e leggero, cominciate con la pulitura degli agretti: sciacquate la terra, tagliate i gambi e metteteli a bagno in acqua fredda per alcune ore.
Preparate un sugo con i pomodorini. Lavateli bene, tagliateli a metà e fateli andare in padella a fuoco dolce con un filo di olio extravergine di oliva e uno spicchio d’aglio in camicia, che provvederete a togliere appena l’olio è caldo, fino a che i pomodorini che non si saranno spaccati. Spolverizzate con una presa di origano.
Togliete gli agretti dall’acqua, sciacquateli ancora una volta e scottateli in acqua bollente. Scolateli e aggiungeteli al sugo di pomodorini.
Proseguite la preparazione delle linguine all’ortolana tostando una manciata di pinoli in un padellino e uniteli al sugo.
Portate a bollore l’acqua per le linguine, cuocetele al dente e versatele nella padella con le verdure.
Servite completando la ricetta con scaglie di pecorino romano stagionato, versate in una zuppiera che avrete riscaldato in precedenza e… buon appetito!
Anche oggi pubblico un piatto colorato per sconfiggere il cielo grigio che sembra prepararsi alla pioggia, ma per ora si limita a muovere nuvole incerte.
Non è un hummus classico e ricorda solo da lontano la versione originale – però porta sulla tavola una tinta meravigliosa e un sapore insolito, cosa volere di più per stupire un po’?
PATATE AL FORNO CON HUMMUS DI RAPE ROSSE
(da una ricetta di “Sale e Pepe” – Marzo 2015)
Ingredienti per 4 persone
800 g di patate, peso senza la buccia
quattro, cinque rametti di rosmarino
sale, se possibile aromatizzato al rosmarino
due rape rosse
uno scalogno
250 g di yogurt di soia non dolce
due cucchiaini di aceto
olio evo
Sbucciate le patate, tagliatele a pezzi grossi e mettetele a bagno in una ciotola piena d’acqua per almeno trenta minuti: in questo modo toglierete l’amido e otterrete una miglior cottura.
Cuocete le rape a pezzi in acqua bollente, scolatele e frullatele al minipimer con lo yogurt, l’aceto, lo scalogno tritato finemente. Aggiustate di sale, condite con l’olio extravergine d’oliva e versate la crema in ciotoline individuali.
Togliete le patate dalla ciotola con l’acqua, asciugatele bene con un panno pulito e versatele in una pentola di acqua bollente. Fate bollire per dieci minuti e scolate.
Riscaldate il forno in anticipo. Preparate la leccarda con la carta da forno bagnata e strizzata, disponetevi sopra le patate e conditele con il sale aromatizzato al rosmarino, olio evo e i rametti di rosmarino (o se preferite gli aghi tritati). Girate bene le patate per amalgamare il trito aromatico e infornate a 180° per una mezz’ora, avendo cura di girare ogni tanto anche durante la cottura.
Le patate saranno pronte quando avranno preso un bel colore dorato. Devono risultare croccanti fuori e morbide dentro.
Servite le patate intingendole nell’hummus di rape rosse come se fosse una sorta di ketchup.
E’ iniziata ufficialmente la mia stagione preferita. Ho inaugurato con una passeggiata sul lago in cerca di luartis (ricordate i germogli di luppolo selvatico?) e di ortiche che saranno “materia di studio” per i prossimi esperimenti di cucina. Mi sono incantata mentre un vento leggero scompigliava il verde tenero delle foglie, e ho pensato che questo mondo avrebbe davvero bisogno di più bellezza…
LONZA CON SALSA ALL’ARANCIA
Ingredienti per 4 persone
lonza di maiale in un pezzo unico da circa 800 g
sei foglie di alloro
cinque rametti di rosmarino
aglio
olio evo
mezzo bicchiere di vino bianco
mezzo litro d’acqua
sale
il succo di due arance rosse
un cucchiaino di amido di mais
una tazzina di latte di soia
un cucchiaino di zucchero
Per preparare la lonza con la salsa all’arancia, cominciate asciugando bene la carne con un panno pulito e praticate alcuni piccoli tagli in orizzontale, nei quali posizionerete dei rametti di rosmarino.
Scaldate l’olio in una casseruola e soffriggetevi l’aglio, togliendolo non appena comincerà a imbiondire.
Rosolate la carne alle estremità e appena ha preso colore, abbassate la fiamma e aggiungete l’acqua. Lasciate consumare un po’ e versate anche il vino nella casseruola.
Cuocete la carne a fuoco dolce, coprendo la casseruola con un coperchio, per almeno trenta minuti. Salate solo verso la metà della cottura e girate la lonza di tanto in tanto. Il liquido prodotto dal condimento e dai succhi della carne dovrà ridursi e formare un gustoso sugo.
Mentre la lonza cuoce, preparate la salsa all’arancia.
Spremete due arance rosse e versate il succo in un pentolino. Sciogliete un cucchiaino di amido di mais in una tazzina di latte di soia e unitelo al succo delle arance. Aggiungete lo zucchero e mescolate bene finché la salsa non si sarà rappresa un po’.
Quando la lonza è pronta, toglietela dalla casseruola e ponetela su un tagliere per una decina di minuti a raffreddare, così sarà più facile affettarla.
Servite la lonza tiepida con la salsa d’arancia calda.
Gli anni passano e il blog cresce, si rinnova, va alla ricerca di nuove vie e sapori. Ripropongo una ricetta degli esordi, che aveva un’istantanea scattata con l’ingenuità dei primi passi, ma parlava già un poco di me e delle mie passioni. Confrontate oggi e ieri…
Grazie soprattutto a Luca che mi sta accompagnando in questo viaggio culinario (e non solo) ed è orgoglioso dei suoi progressi fotografici. Il blog non sarebbe lo stesso senza di lui.
POLPETTE DI BACCALÀ alle mandorle
Ingredienti per circa venti polpette
un filetto di baccalà di circa 700 g
un uovo
farina di riso o di altro tipo q.b. per impastare
50 g di mandorle tritate
un cucchiaio abbondante di maggiorana
tre rametti di rosmarino
un bicchiere di latte di soia
pane grattugiato per la panatura
un limone bio
olio evo
sale
riso rosso integrale Ermes (azienda agricola Riso Santa di Villanova Biellese) per accompagnare
Cominciate la preparazione delle polpette di baccalà sbollentando il pesce, che avrete lasciato a mollo per almeno un paio di giorni.
Tritate finemente la polpa del pesce cotto, eliminando le eventuali lische e la pelle.
Passate al minipimer con il latte.
Mescolate il composto di pesce, che risulterà morbido e corposo, con l’uovo, la maggiorana e la farina di riso. Non ho indicato la quantità precisa di farina perché quest’ultima sarà più o meno abbondante a seconda della consistenza raggiunta dal composto e del tipo di farina che utilizzate – io per esempio ho messo circa 100 g di farina di riso.
Regolate di sale.
Tritate le mandorle e pestatele al mortaio. Tritate anche due rametti di rosmarino.
Aggiungete al pesce le mandorle e il rosmarino.
Ricavate dal composto tante palline che modellerete con le mani.
Passate le palline nel pane grattugiato.
Spremete il limone, versate il succo in una ciotola ed emulsionate con l’olio extravergine d’oliva.
Scaldate una padella con un po’ d’olio, ponetevi le polpette impanate e fate cuocere a fuoco dolce, irrorando con l’emulsione di olio e limone. Mettete nella padella anche il rametto di rosmarino rimasto per rendere la ricetta ancora più profumata.
Noi abbiamo servito le polpette di baccalà accompagnate da riso rosso Ermes.